destionegiorno
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Sono nato a Messina ma vivo a Firenze da una vita, tanto che non so più se devo considerarmi siciliano o toscano. Ho scritto la mia prima poesia all’età di 17 anni e non ho più smesso. Sono stato premiato e/o segnalato in alcuni concorsi nazionali. Mie poesie sono state incluse in alcune antologie. ... (continua)
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Certi sospiri incrementano la bramosia
che l’anima assorbe e cela avidamente.
Vorrei per una volta sentirti dentro me:
nel dolce e antico gioco dell’amore
nella caducità della sera.
Senti? anche il vento mormora
con un cicaleccio continuo;
mentre... leggi...
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Cara, dammi la mano e seguimi;
ti condurrò nel soffio del vento
e nell’olezzo di salsedine
ove gli amanti si radunano
per ascoltare il respiro delle onde
sulla battigia; nel timido bagliore
che precede il mistero notturno.
Si schiude quel fascino... leggi...
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Come vorrei
immergermi
nel mare dei tuoi occhi
e perdermi nel tuo ventre.
Possedere
la tua bocca di agata
nell’ora che s’innalza la marea,
dormire sul tuo seno
al dolce mormorio di risacca
che mi riporti
nell’estasi d’amore
quando col cuore... leggi...
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Dolci rintocchi in lontananza
si mescolano ai miei passi
nell’incolta brughiera
ove silenzi ovattati e declivi
mitigano l’aria pungente.
L’erba alta sembra un’onda
mossa dal vento che s’avanza.
Nell’imminenza d’un evento,
altro tempo... leggi...
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Non conosco il colore dei colchici
e, non so come nasce un simile fiore
che sfida cieli infiniti
ove s’involano saettanti falchi
nei dirupi a strapiombo,
né quale mano arcana cosparge
i semi nei solchi,
o se per incanto ne è artefice
il riflesso... leggi...
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Forse, volgendomi indietro,
vedrò sollevare polvere ancestrale
sovrastandomi nel compimento
dell’eterno, senza avvedermene.
Un tempo m’era dolce sognare
nel mistero della sera,
quando il sole si cela nell’alveo della foce
oscurando l’indaco del... leggi...
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Cara, dolce e arcana luna,
il tuo incedere
imperterrito
accende il mio sorriso
mentre osservo ascoso
il tuo peregrinare
col naso schiacciato
sull’invetriata.
Oh luna che tutto inargenti
sì bella e leggiadra,
appari e t’involi
furtiva fra le... leggi...
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Nel libro dei miei ricordi
Tu portavi il peso della Croce
e ci nutrivi l’anima nella speranza
vagando nella bufera del mondo.
Fa’ ch’io sia, fratello Lolek,
portavoce di Cristo
a Tua immagine e somiglianza,
insegnami l’agire
prima che la nebbia... leggi...
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Ti scruta e ti sorride Antennamare,
mentre supina nell’opprimente calura
osservi attraverso un velo di foschia
pigri gabbiani sullo Jonio,
(quel mare che mi vide fuggire).
Splendida Zancle, ora risorta
da laceranti e antiche ferite.
Ogni giorno mi... leggi...
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Umberto De Vita
Le sue 311 poesie
| Se tu, dolce e magnifica ribelle
scomparsa veloce come un lampo
e silenziosa come una falena,
in povertà di pensiero
ti
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| S’adagia il sole sull’azzurro del mare
laddove i marosi corrodono l’arenile,
s’arrende anzitempo il crepuscolo
al colore opaco del tempo
e, il vento invoca giorni incolori.
Forse a quest’ora nell’Empireo
ove dimora l’Altissimo:
aleggiano nella
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| L’incedere della Primavera
illumina
danze di farfalle
e guizzi di ramarri.
Il mare si gonfia
ma non è burrasca,
l’onda smorza la sua corsa
verso la scogliera;
ove perdute memorie
si dilatano come un eco
su vastità remote.
S’allunga
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| Non tremolano le foglie
all’esile soffio del vento,
e il larice
non sparge i suoi aghi
nell’alba dorata.
Già le farfalle svolazzano
di fiore in fiore
in questo pieno sole.
Nell’intenso rigoglio d’intorno,
si staglia il fascino
d’un maestoso
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| Talvolta sento il cuore
prorompere
per eccesso di estasi
e, la malia mi avvince
come quando il tempo
si spoglia dell’estate
in un baleno.
Repentinamente
mi prende
una frenesia che scaturisce
nell’ora vespertina:
dove l’orizzonte si sperde
come
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| Le piccole ore s’appendono ai fili
inumidite dalla rugiada notturna,
stanno sospese sul da fare
nell’attesa di promesse mancate
e, i ricordi bussano alla mente
quando svogliatamente riemergono.
In giardino le rose rosse attirano
sciami di
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| Al chiaror lunare
e per vie pregne di letame
sotto un filar d’acacie
arcuate dal maestrale,
ho condotto
i miei stanchi passi colmo d’amore
al tuo cospetto,
ove chino
nell’incavo del grembo tuo,
cerco carezze
lesinatemi altrove.
Cela in te e
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| Tu non sai che sovente
viene il buio della sera
in un silenzio innaturale,
commovente, quasi drammatico.
Fermo sul viale dei tigli
ho consumato le pupille
in un grido di dolore
a rimirar un oceano di stelle
quando la notte ascolta impacciata
i
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| Scoprii l’eterna tua bellezza
nel fascino del meriggio
e, nei colorati tramonti di fine estate.
Città poetica per
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| Il tempo nel suo lento ritmo
spinge l’incipiente estate
abbagliata da vari colori
sotto l’ombra protettiva;
olezzando
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| Risale dal mare
il respiro della notte
in una primavera
che preme al riflusso
della marea.
Tremano fresche foglie
nell’incanto della luna
che s’illumina d’argento
sotto coltre di stelle
nel ripiego d’un crinale.
Nei bei momenti d’estasi;
si
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| Stormi di rondini
saettano in alto
a sfiorare gli alti platani
in un turbinio frenetico.
primavera piena
s’indora all’improvviso
come spighe al sole
nel meriggio.
Il giorno si ricompone
nel pigro tepore
e si distende
nello spazio
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| Dall’alba al tramonto
una marea di papaveri
assorbono il sole dorato
nell’armonia della pace,
nella danza delle
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| Ho chiuso le persiane
lasciando fuori il chiasso,
amo ascoltare la quiete,
quella sottile e arcana
voce del silenzio.
L’assoluto silenzio
imbriglia
l’aria nella stanza,
fuori; nuvole vagabonde
vagano senza meta.
Avverto
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| Nel soffio dolce della sera
quando quasi ogni cosa tace;
s’avverte una sorta di serenità
che sembra
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